La consapevolezza digitale riguarda anche le bufale

bufala

"Chi semina bufale avvelena anche te: digli di smettere."

La fabbrica di notizie false offre lauti guadagni ai furbi senza scrupoli che approfittano dell'ingenuità e della ignoranza. Chi si fa strumento inconsapevole della diffusione di fandonie, che più sono roboanti e incredibili più attirano condivisioni e click sui social networks, arricchisce i disonesti e provoca un danno alla società.

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Il Vademecum del Garante per le scuole

regole

Il Garante della privacy ha messo a disposizione sul suo sito un manuale di 40 pagine con tutte le indicazioni sui comportamenti da tenere riguardo la divulgazione delle foto e delle informazioni personali degli studenti, dei docenti, dei genitori e di tutte le persone convolte nella scuola.

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Il mondo virtuale non esiste

proteggere i bambini in internet

La provocazione nasce da una serie di raccomandazioni e suggerimenti sul modo migliore di esercitare il controllo parentale verso le attività dei figli in internet.

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Piccoli programmatori crescono meglio

Imparare a programmare migliora la consapevolezza digitale e aumenta le difese.

ipad-bimbaSecondo un articolo uscito recentemente sulla rivista americana Quartz, insegnare ai bambini a programmare, a prescindere dalle piattaforme e dai sistemi operativi, li metterebbe in grado di difendersi più efficacemente dal cyberbullismo e dai pericoli di internet. I bambini imparano istintivamente a usare computer e smartphone, ma il passaggio da utente a programmatore migliorerebbe le loro capacità di controllo e li renderebbe meno vulnerabili agli attacchi on line di ogni genere.

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Ripensaci!

ReThink ferma il cyberbullismo prima che il danno sia fatto

rethink

Un software non intrusivo, innovativo e gratuito, scaricabile in forma di app per Android e iOS che è efficace per ridurre il cyberbullismo tra gli adolescenti prima che il danno sia fatto.

 

 

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Sexting e minori, le conseguenze di una leggerezza

Save the childrenIl giornalista e informatico Paolo Attivissimo descrive in questo articolo alcuni casi di sexting che hanno compromesso la reputazione e sporcato la fedina penale di giovanissimi in America e in Inghilterra, e sottolinea come anche in Italia e in Svizzera la legislazione attuale non mette al riparo i minorenni che fotografano se stessi dalle accuse di pedopornografia, se divulgano poi le immagini o le spediscono ad altri, anche se consenzienti. L'articolo documenta due casi che occupano le pagine della stampa estera e mettono in evidenza il problema in tutti i suoi aspetti:

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Web Reputation, dai Co.re.com uno sportello on line per tutela la reputazione dei più deboli

corecomUna iniziativa per combattere il Cyberbullismo partita in via sperimentale solo nelle regioni di Abruzzo, Lazio e Marche allo scopo di mettere i cittadini nella condizione di difendere la propria reputazione, nel caso che informazioni pubblicate on line non corrispondano a verità e siano lesive o infamanti della propria identità digitale.

Il progetto è stato presentato il 16 luglio a Roma nella sede di Agcom e nasce dalla volontà di dare vita a una campagna di sensibilizzazione, promuovendo le buone pratiche per un uso responsabile di Internet soprattutto tra i minori. Per la realizzazione del progetto i Corecom si sono avvalsi della collaborazione di una società specializzata in materia, Reputation Manager, che vanta un'esperienza decennale specifica, e ha al suo attivo oltre 500 progetti di gestione della Web Reputation per conto di Aziende, Istituzioni e Organizzazioni nazionali e internazionali.

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Pubblicata l'agenda definitiva della Conferenza Consapevolezza Digitale

logo verticale blu ITSul sito del Joomla! Festival è on line l'agenda definitiva della Conferenza sulla Consapevolezza Digitale che si terrà il 4 luglio alle ore 14:30 nell'ambito della manifestazione internazionale. Tra i relatori il Senatore Fiorello Cortiana, Senatore e membro di Internet Governance Forum; il Consigliere regionale della Lombardia Carlo Borghetti, Valerie Moretti, Psico-pedagogista; il Maresciallo Capo Davide D'Agostino, Squadra Reati Informatici Procura della Repubblica di Milano; Andrea Gatti, Preside dell'Istituto di istruzione superiore Luigi Galvani di Milano; Anna Del Prete, Direttrice Accademia Professionale PBS Monza; Marco Passarello, giornalista specializzato tecnologia e internet; Camilla Mantello, Avvocato specializzato in controversie informatiche; Michele Ferri, Associazione Icaro ce l'ha fatta. Coordinamento della conferenza Bianca Maria Carchidio.

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A proposito di identità digitale

whatsappC'è oggi un post molto interessante sul blog di Paolo Attivissimo che spiega in poche parole come un malintenzionato possa impadronirsi molto facilmente dell'account di WhatsApp di un'altra persona. Certo, occorre che il malintenzionato possa avere accesso, anche solo per pochi minuti, allo spartphone della vittima: non lasciate mai incustodito il vostro telefonino!, raccomanda Attivissimo, nemmeno per pochi minuti, non prestatelo, non lasciatelo in mano a nessuno. Chi si dovesse impadronire del vostro account WhatsApp potrebbe disporre di tutti i vostri contatti e, in caso, non lo farebbe certo con intenti benefici.

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Una buona ossessione per la consapevolezza digitale

agenda digitaleLa viralità è maligna: le bufale, le notizie false, scorrette per errore o malafede si propagano molto più velocemente e efficacemente di quelle vere, e questo vale soprattutto in internet, in particolar modo da quando i social network sono diventati un fenomeno di massa. Questo è il contenuto emerso dal rapporto 2015 sui rischi globali di internet, realizzato dal World Economic Forum che vede l'Italia tra i paesi più a rischio, a causa dell'ignoranza globale e del digital divide che ci vede in fondo alla classifica in Europa.

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